- Cos'è la Protesi di Spalla Inversa?
- Perché si usa una protesi inversa invece di una anatomica?
- Come funziona la Protesi Inversa della Spalla?
- Quali sono le indicazioni e le controindicazioni per la Protesi Inversa di Spalla?
- Quanto dura il recupero dopo una protesi inversa di spalla?
- Quanto dura in media una Protesi Inversa alla Spalla?
- Quanto costa una Protesi Inversa alla Spalla?
- Domande Frequenti sulla Protesi Inversa di Spalla
Cos'è la Protesi di Spalla Inversa?
La protesi inversa di spalla è la sostituzione totale dell'articolazione gleno-omerale. Durante l'intervento, il chirurgo ortopedico sostituisce le parti danneggiate della tua spalla con componenti artificiali.
Perché si usa una protesi inversa invece di una anatomica?
Per comprendere bene cosa s'intende per protesi di spalla inversa è necessario accennare brevemente ad alcune caratteristiche anatomiche dell'articolazione. Nella spalla, infatti, un elemento funzionalmente importante è rappresentato dalla cuffia dei rotatori, insieme di tendini che favoriscono sia i movimenti dell'articolazione che la stabilizzazione della testa dell'omero.
Un'eventuale rottura della cuffia dei rotatori, specie se non trattata chirurgicamente, dà vita al processo di risalita della testa omerale al di sotto dell'acromion. Questo movimento causa l'usura della testa dell'omero e l'artrosi eccentrica. Tale condizione non può essere riparata con una protesi totale di spalla anatomica ma è necessaria una protesi inversa.
Infatti, grazie all'inversione dei capi articolari, cioè al posizionamento della sfera sul lato dell'articolazione che ospita la cavità, è possibile riacquistare completamente la funzione articolare della spalla. Sostanzialmente, la procedura consente di ricreare le funzioni della cuffia dei rotatori lesionata attraverso il muscolo deltoide
Ecco una tabella chiara e schematica che ti consente di confrontare la protesi anatomica con la protesi inversa di spalla.
Protesi anatomica di spalla | Protesi inversa di spalla |
Coppa di plastica inserita nella cavità glenoidea + sfera metallica fissata alla testa dell'omero | Sfera metallica fissata alla cavità glenoidea + coppa di plastica fissata all'omero |
Movimento garantito da muscoli e tendini della cuffia dei rotatori | Movimento garantito dal muscolo deltoide, il quale compensa la perdita della cuffia dei rotatori |
Consigliata in caso di artrosi della spalla con cuffia dei rotatori integra | Consigliata in caso di artropatia da rottura della cuffia dei rotatori o lesioni irreparabili della cuffia |
Consente di riprodurre l'anatomia naturale della spalla | Consente il movimento anche senza cuffia dei rotatori |
Non funziona bene in caso di lesione della cuffia dei rotatori | È possibile sollevare il braccio anche se la rotazione esterna è minore rispetto allo stesso movimento compiuto con la spalla naturale |
Ma come fa un ortopedico a determinare la procedura più appropriata tra protesi anamotica e protesi inversa? Gli esami strumentali sono spesso decisivi. Sul tema si è espresso anche il Dott. Mike H. Baums, Primario del Reparto di Ortopedia, Chirurgia Traumatologica e Traumatologia Sportiva presso l'Ospedale St. Elisabeth di Dorsten il quale, in un'intervista pubblicata sul portale Leading-medicine-guide.com ha spiegato che: "L'imaging è essenziale per distinguere tra osteoartrite standard e artropatia della cuffia dei rotatori e per selezionare il tipo di protesi appropriato. In caso di artropatia della cuffia dei rotatori, la radiografia evidenzia una dislocazione della testa omerale verso l'alto. In questi casi, viene spesso utilizzata una protesi di spalla inversa, con la trasmissione della forza che viene reindirizzata dalla cuffia dei rotatori al muscolo deltoide".
Come funziona la Protesi Inversa della Spalla?
Ecco i vari step relativi all procedura di protesi inversa della spalla:
- Verrai addormentato, tramite anestesia generale, per l'intera durata dell’intervento;
- Il chirurgo praticherà un taglio nella parte anteriore della spalla e del braccio;
- I tuoi muscoli verranno delicatamente separati per l'accesso all’articolazione;
- La parte superiore dell’osso del tuo braccio viene rimossa e modellata per favorire l'inserimento dello stelo protesico;
- La cavità glenoidea viene lavorata e rinforzata con una piastra avvitata;
- Si passa poi all'inserimento dei componenti principali: una semesfera metallica viene fissata alla scapola mentre uno stelo metallico con cavità in plastica viene inserito nell’omero;
- Il chirurgo posiziona la cavità in plastica contro la sfera metallica, ricreando l’articolazione inversa;
- I tessuti vengono suturati e l’incisione viene chiusa.
Quali sono le indicazioni e le controindicazioni per la Protesi Inversa di Spalla?
In linea generale, un ortopedico potrebbe consigliarti la protesi inversa di spalla quando nell'articolazione, per cause degenerative, post-traumatiche o infiammatorie, si verificano danni sia a livello delle strutture ossee che dei tessuti molli. Ecco, nello specifico, tutti i casi in cui potrebbe essere opportuno prendere in considerazione l'intervento di protesi inversa di spalla:
- Lesione completa della cuffia dei rotatori non riparabile;
- Artropatia da rottura della cuffia;
- Difficoltà ad alzare il braccio sopra la testa;
- Forti dolori alla spalla;
- Frattura complessa dell'articolazione della spalla;
- Lussazione cronica della spalla;
- Tumore dell'articolazione della spalla.
La protesi inversa potrebbe essere necessaria anche quando viene certificata l'inefficacia dei trattamenti conservativi (farmaci, riposo, fisioterapia, iniezioni di cortisone) o il fallimento di un precedente intervento di sostituzione della spalla.
Al contrario, l'intervento potrebbe non essere la soluzione ideale per te se:
- Hai contratto un'infezione alla spalla;
- Osso della scapola compromesso.
Alcuni aspetti importanti da chiarire. Se l’infezione viene risolta, non ci sono particolari controindicazioni all'intervento. Va, però, precisato che, in caso di pregressa infezione, il rischio di recidiva infettiva post-operatoria è più alto rispetto a spalle mai infettate. Per quanto riguarda il problema dell'osso scapolare, invece, l'ostacolo potrebbe essere eventualmente superato tramite un innesto osseo.
Prima che un chirurgo ortopedico possa consigliare la protesi inversa di spalla è necessario sottoporsi a una visita ortopedica. Puoi prenotare la visita su Eccellenza Medica, sito che offre un servizio di prenotazione online di visite ed esami specialistici in tutta Italia, dalle grandi città (Roma, Milano, Napoli, Torino) alle province a minore densità abitativa.
Quanto dura il recupero dopo una protesi inversa di spalla?
I tempi di recupero possono dipendere da un'ampia gamma di fattori, tra cui:
- Tipo di intervento: una sostituzione primaria ti farà guarire in meno tempo rispetto a una protesi di revisione;
- Eventuale innesto osseo: la necessità di aggiungere osso e i tempi della sua guarigione possono rallentare il tuo recupero;
- Stabilità del fissaggio: il corretto ancoraggio della piastra di base e delle viti condiziona l’avvio precoce o ritardato dei movimenti;
- Condizioni pre-operatorie: la funzionalità residua della spalla prima dell’intervento incide sulla tua capacità di recupero;
- Percorso riabilitativo: per accelerare il percorso di guarigione dovrai essere costante con la fisioterapia e rispettare le indicazioni sui movimenti ammessi e su quelli da evitare fornite dal chirurgo;
- Eventuali complicanze: potresti guarire in tempi più lunghi qualora dovessero verificarsi complicazioni come infezioni, dolore persistente o precaria guarigione ossea.
La seguente tabella mostra una ipotetica timeline relativa al recupero post-operatorio.
Periodo | Indicazioni e attività |
Primi giorni | Braccio immobilizzato con tutore. Potrai muovere dita, polso e gomito nonché usare l'arto per mangiare o leggere |
2 settimane | È ancora necessario l'utilizzo del tutore, dovrai evitare i movimenti della spalla in ampiezza. È possibile iniziare, seppur in maniera blanda, la fisioterapia |
4 settimane | Avvio di esercizi più complessi con movimenti assistiti e controllati sia in rotazione interna che esterna. Non dovrai sollevare pesi |
6 settimane | Rimozione progressiva del tutore; potrai guidare l'auto mentre è assolutamente sconsigliato sollevare pesi superiori ai 2-3 kg |
3-6 mesi | In questa fase sono fondamentali gli esercizi di rinforzo muscolare e con carichi leggeri |
1-2 anni | Avvertirai un sollievo significativo dal dolore, unitamente al ripristino della mobilità funzionale. Occhio a non saltare le visite di controllo per monitorare la guarigione |
Quanto dura in media una Protesi Inversa alla Spalla?
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che circa il 90% delle protesi di spalla ha una durata superiore a 10 anni (Evans, Jonathan P et al. “How long does a shoulder replacement last? A systematic review and meta-analysis of case series and national registry reports with more than 10 years of follow-up.” The Lancet. Rheumatology vol. 2,9 (2020): e539-e548. doi:10.1016/S2665-9913(20)30226-5).
Questa tendenza è confermata anche dai dati rilevati dai centri di ortopedia accreditati Eccellenza Medica, relativi ai pazienti per i quali si è reso necessario il ricorso alla protesi inversa della spalla. Sebbene la maggiore o minore durata delle protesi possa essere condizionata anche da vari fattori, nella maggior parte dei casi una protesi inversa di spalla dura all'incirca 15 anni.
Quanto costa una Protesi Inversa alla Spalla?
Il costo dell'intervento di protesi inversa alla spalla può essere coperto dal Servizio Sanitario Nazionale oppure effettuato in regime privato. In quest'ultimo caso, i costi si aggirerebbero mediamente tra 12.000 e 15.000 € circa.
Domande Frequenti sulla Protesi Inversa di Spalla
Quanto dura un intervento di Protesi Inversa alla Spalla?
La durata dell'intervento è di circa 2-3 ore.
Quanto dura il dolore dopo una Protesi Inversa alla Spalla?
Un po' di dolore nelle prime settimane dopo l'intervento è normale e fa parte del processo di guarigione. I fastidi possono essere gestiti tramite farmaci antinfiammatori non steroidei o anestetici locali, previa prescrizione medica. Ti consigliamo di avvertire l'ortopedico se il dolore non diminuisce o, comunque, non scompare a distanza di qualche settimana dall'intervento.
Quali complicanze posso avere con una Protesi Inversa?
- Infezioni;
- Reazioni a determinati farmaci;
- Reazioni all'anestesia;
- Danni ai nervi limitrofi;
- Eccessiva perdita di sangue;
- Lussazione dell'articolazione artificiale;
- Infarto;
- Ictus;
- Trombosi venosa profonda.
Quali attività posso fare dopo la Protesi Inversa di Spalla?
Dopo la protesi inversa di spalla ti verranno consigliate attività sportive leggere o, comunque, ad intensità moderata come:
- Nuoto;
- Tennis (meglio se in doppio);
- Golf;
- Allenamenti con pesi non superiori a 7 kg;
- Ciclismo.
Cosa non fare con la Protesi Inversa della Spalla?
L'ortopedico ti sconsiglierà attività come:
- Football;
- Hockey;
- Basket.
Fonti
- Leading-medicine-guide.com;
- Hopkinsmedicine.org;
- Orthobullets.com.