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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Lussazione Spalla: Sintomi, Complicanze, Cosa Fare

La spalla è l'articolazione più mobile del corpo umano ed è, dunque, soggetta a instabilità. Abbiamo già avuto modo di descrivere alcune delle condizioni che potrebbero colpire questa articolazione, come ad esempio la spalla congelata o l'artrosi. In questo articolo ci concentreremo sulla lussazione della spalla, cercando di comprendere quali sono i sintomi di questo infortunio, le complicanze e cosa fare in circostanze del genere.


lussazione spalla


Cos'è la Lussazione della Spalla?


La lussazione della spalla è un evento generalmente di tipo traumatico che causa la fuoruscita dell'omero dalla cavità glenoidea. È possibile distinguere tra due tipologie di lussazioni:


  • Lussazione parziale o sublussazione, caratterizzata da una separazione solo parziale delle superfici articolari;
  • Lussazione completa, nella quale le superfici articolari risultano totalmente separate.


Anatomia della Spalla


Per comprendere cosa accade a seguito di una lussazione è bene dedicare un breve approfondimento all'anatomia di questa articolazione, la quale è composta da tre ossa principali:


  • La clavicola, che collega la spalla al torace;
  • La scapola, che ospita una cavità chiamata glenoide;
  • L’omero, l’osso del braccio superiore, la cui testa sferica si inserisce proprio nella glenoide.


La particolare forma della testa dell’omero e della cavità glenoidea consente alla spalla un’ampia gamma di movimenti in tutte le direzioni ma, al tempo stesso, rende l’articolazione più vulnerabile a instabilità e lussazioni. Oltre alle ossa, ci sono diverse strutture che svolgono un ruolo altrettanto importante, tra cui:


  • Il labbro glenoideo, anello di cartilagine che circonda il bordo della glenoide. Funziona come un ammortizzatore e aiuta a mantenere la testa dell’omero ben centrata nella cavità;
  • I legamenti, che collegano tra loro le ossa e contribuiscono a tenere stabile l’articolazione e a prevenirne la lussazione;
  • La cuffia dei rotatori, un gruppo di quattro muscoli che avvolgono la testa dell’omero, permettono il movimento del braccio e mantengono l’omero saldamente nella glenoide.


Quando si verifica una lussazione della spalla, una o più di queste strutture possono subire danni, compromettendo la stabilità e la funzionalità dell’articolazione.


Sintomi


In seguito alla lussazione della spalla il paziente avverte un forte dolore e non riesce a muovere il braccio. La spalla, in sostanza, rimane bloccata. Altri sintomi tipici di una spalla lussata sono:


  • Gonfiore;
  • Deformità;
  • Debolezza;
  • Intorpidimento.


Cause


La lussazione della spalla è una condizione che tende a colpire soprattutto gli sportivi ma che spesso insorge anche a seguito di incidenti stradali. Per quanto concerne la pratica sportiva, gli sport da contatto (rugby, calcio, basket) sono tra quelli considerati più a rischio rispetto a questo infortunio.


La spalla potrebbe, però, lussarsi anche a causa della lassità (rilassamento) dei tessuti e dei legamenti, in seguito ad una scossa elettrica o a episodi di convulsione legati a crisi epilettiche.


Cosa fare in caso di Lussazione alla Spalla?


In seguito ad un forte trauma che coinvolge la spalla, in genere la cosa migliore da fare è recarsi quanto prima in Pronto Soccorso. La diagnosi della lussazione avviene tramite una radiografia, a seguito della quale l'ortopedico di turno esegue la manovra di riduzione, di fatto ricomponendo l'articolazione, e posiziona un tutore ad hoc per la spalla.


Una volta che la testa dell'omero è ritornata nella sua posizione naturale, il paziente avvertirà immediatamente un sollievo e, dopo circa 20 giorni di immobilizzazione, potrà fare ritorno alle normali attività quotidiane.


In genere, la radiografia viene ripetuta anche dopo la manovra di riduzione. In questo modo, infatti, l'ortopedico potrà accertarsi che la procedura sia stata effettuata nel modo corretto. La lastra non permette, però, di riscontrare la presenza di eventuali lesioni verificatesi in concomitanza con la lussazione. Per tale ragione, spesso al paziente viene prescritta una Risonanza Magnetica oppure una TAC.


In presenza di dolore alla spalla, però, il paziente potrebbe anche decidere di non recarsi al Pronto Soccorso ma di sottoporsi ad una normale visita ortopedica. In questo caso, il medico esperto in ortopedia della spalla cercherà innanzitutto di comprendere in quale contesto si è verificata un'eventuale lussazione e se il paziente è già andato incontro ad infortuni simili in passato.


Prima di svolgere una radiografia il medico effettuerà un esame obiettivo per verificare la presenza di dolore, gonfiore, deformità evidenti o irregolarità del profilo della spalla, segni che possono indicare una dislocazione o danni ai tessuti circostanti. In genere, l'ortopedico palpa i polsi per valutare il flusso sanguigno al braccio e alla mano, in quanto la lussazione potrebbe, ad esempio, compromettere un'arteria.


Allo stesso modo, potrebbe rendersi necessaria una valutazione neurologica. Lo specialista verificherà la sensibilità e la funzionalità motoria di spalla e braccio, per accertarsi che i nervi non siano stati danneggiati. In caso di lesione nervosa, il paziente può avvertire formicolii, perdita di sensibilità o difficoltà a muovere l’arto.


Complicanze e opzioni di Trattamento


Una percentuale considerevole di pazienti che subiscono la lussazione della spalla sperimentano anche la rottura dei legamenti e della capsula articolare. Di conseguenza, non è da escludere l'insorgenza di una recidiva della lussazione. Per giunta, la recidiva può verificarsi in assenza di forti traumi e in concomitanza con lo svolgimento di semplici movimenti o attività quotidiane, addirittura anche durante il riposo notturno.


In casi del genere, il trattamento più efficace per guarire definitivamente dalla lussazione è l'intervento chirurgico di riparazione del labbro glenoideo, dei legamenti e della capsula articolare.


Del resto, bisogna considerare che il tutore che, in genere, viene utilizzato dagli ortopedici nel momento in cui il paziente si reca in Pronto Soccorso con la spalla lussata non è curativo e, dunque, non favorisce la riparazione delle lesioni a carico di tessuti e legamenti.


L'ortopedico specialista della spalla deve, a questo punto, valutare i fattori di rischio prima di scegliere in che modo intervenire. Un paziente che pratica sport di contatto avrà certamente una maggiore probabilità di andare incontro a delle recidive. La procedura di sutura artroscopica, in questo caso, non azzererebbe il rischio di recidive.


L'ortopedico potrebbe, quindi, decidere di intervenire utilizzando una piccola parte del tendine sottoscapolare, da poggiare sopra i tessuti riparati per garantire una maggiore stabilizzazione all'articolazione della spalla. In seguito all'intervento, il paziente dovrà prendere parte ad un percorso fisioterapico specifico prima di ricominciare a praticare attività sportive.

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