Cos'è una Contusione alla Spalla?
La contusione alla spalla è un lieve infortunio che solitamente si verifica in seguito a un trauma da caduta o a un colpo diretto che causa la rottura di vasi sanguigni, capillari e strati sottocutanei. Consiste in un ematoma del muscolo della spalla. Nello specifico, in presenza di una contusione, il sangue tende ad accumularsi nei tessuti sottocutanei. Di conseguenza, la pelle sovrastante assume varie colorazioni (dal nero al blu, soprattutto in fase iniziale, per poi tendere verso il viola, giallo, rosso o verde nella fase di guarigione).
Un paziente che ha subito un trauma contusivo alla spalla potrebbe avere difficoltà a muovere correttamente il braccio. Ciò in quanto la contusione potrebbe causare uno stiramento muscolare senza strappo.
Quali sono i Sintomi?
Il dolore alla spalla dopo la caduta o l'evento traumatico è, senza dubbio, il sintomo più frequente della contusione. Altri sintomi potenzialmente associabili a questa condizione sono:
- Ecchimosi (lividi e arrossamenti) alla spalla;
- Gonfiore;
- Sensazione di fastidio o difficoltà nel sollevare il braccio.
Le cause
Le contusioni muscolari della spalla sono solitamente il risultato di un colpo diretto o di una caduta sulla spalla. Qualsiasi trauma inflitto al muscolo della spalla con una certa forza potrebbe causare una contusione. Le contusioni alla spalla sono comuni tra gli sportivi, soprattutto in sport di contatto come:
- Calcio;
- Basket;
- Football americano;
- Rugby;
- Baseball.
Cosa fare in caso di traumi alla spalla da botta o caduta?
Le contusioni, nella maggior parte dei casi, guariscono in breve tempo e non causano alcuna ripercussione sulla stabilità e la funzionalità della spalla. Addirittura, nella maggior parte dei casi, la guarigione potrebbe avvenire anche senza uno specifico trattamento.
Nonostante ciò, non è consigliabile sottovalutare né trascurare la contusione. Ci sono, infatti, casi in cui un trauma alla spalla rappresenta il segnale di una condizione potenzialmente più grave. Questo vuol dire che è importante monitorare attentamente i sintomi della contusione. Se i lividi non vanno via, i fastidi sembrano peggiorare dopo qualche giorno e se si ha difficoltà a muovere il braccio conviene rivolgersi a uno specialista. Stesso discorso anche in presenza di formicolio o intorpidimento del braccio o di deformità della spalla.
Il nostro consiglio è di affidarsi a uno specialista in ortopedia della spalla, cioè a un ortopedico che, oltre ad essere in possesso di una Laurea in Ortopedia e Traumatologia, ha scelto di focalizzarsi sullo studio, la diagnosi, la prevenzione e il trattamento delle patologie a carico della spalla.
Durante la visita ortopedica con lo specialista, il paziente avrà modo e tempo di descrivere in maniera accurata e dettagliata la sintomatologia e le cause che l'hanno generata. Successivamente, l'ortopedico esegue un esame obiettivo così da osservare e analizzare eventuali ecchimosi visibili a occhio nudo nonché i movimenti del braccio e le aree in cui il paziente è maggiormente sensibile al dolore.
In diverse circostanze, la valutazione clinica dell'ortopedico potrebbe già essere sufficiente per una diagnosi di contusione della spalla. Poc'anzi, però, abbiamo specificato che i traumi contusivi potrebbero essere sintomatici di una patologia di più seria entità. Per tale ragione, un ortopedico particolarmente scrupoloso potrebbe prescrivere una radiografia o una risonanza magnetica della spalla, così da poter valutare in maniera più approfondita ossa e tessuti molli ed escludere condizioni più gravi.
Trattamento delle contusioni alla spalla
Considerando la non gravità di questo infortunio, generalmente il trattamento delle contusioni alla spalla è conservativo. Il consiglio che qualsiasi medico o ortopedico potrà fornire in prima istanza al paziente è quello di astenersi per qualche giorno dal sollevare carichi pesanti o da qualsiasi attività possa causare un trauma alla spalla.
Un'altra ottima soluzione per velocizzare i tempi di recupero consiste nell'applicare sulla spalla per circa 20 minuti, a distanza di almeno due ore tra una sessione e l'altra, del ghiaccio. Questo approccio, infatti, non solo contribuisce a ridurre il gonfiore ma interrompe la fuoriuscita di sangue che è causa della comparsa dei lividi. L'applicazione del ghiaccio può rientrare all'interno di un programma terapeutico conservativo più ampio, noto come metodo RICE (Riposo, Ghiaccio, Compressione, Elevazione).
In alcuni casi, il medico potrebbe prescrivere farmaci antidolorifici da banco (paracetamolo o ibuprofene) o consigliare alcuni esercizi di stretching, possibilmente con l'ausilio di un fisioterapista. Quando non ci sarà più alcuna limitazione nei movimenti del braccio allora la guarigione potrà dirsi avvenuta al 100%.
Quanto dura una contusione alla spalla?
Nella maggior parte dei casi, un paziente che ha subito un trauma contusivo alla spalla è in grado di tornare regolarmente ai propri impegni quotidiani a distanza di pochi giorni dall'infortunio.
Una contusione di più grave entità è definita distorsione alla spalla. Per guarire da una distorsione potrebbero essere necessarie dalle 4 alle 8 settimane e una specifica diagnosi da parte dell'ortopedico. Chiaramente, i tempi di guarigione possono essere influenzati da diversi fattori, tra cui:
- Gravità della lesione;
- Approccio terapeutico;
- Età e condizioni di salute del paziente.
La fase leggermente più critica è quella immediatamente successiva al trauma. Nei primi tre giorni è fisiologico sperimentare dolore, gonfiore e limitazioni nei movimenti. A partire dal quarto giorno e per i successivi 15-20 giorni si comincerà a formare il nuovo tessuto che, nelle tre settimane seguente, continuerà gradualmente a rafforzarsi.
Abbiamo poc'anzi parlato dell'importanza di tenere l'articolazione al riposo, soprattutto nella fase acuta dell'infortunio. Nel momento in cui il dolore comincia ad attenuarsi, però, è importante eseguire movimenti graduali ed esercizi leggeri per prevenire la rigidità articolare. Se il trauma si è verificato nell'ambito di una attività sportiva agonistica, il paziente potrebbe avvalersi, oltre che di un ortopedico, anche dell'esperienza e delle competenze di un fisioterapista e di un preparatore atletico.