La spalla è una delle articolazioni più complesse del corpo umano. Grazie alla perfetta sinergia tra muscoli, tendini, legamenti e ossa, essa consente un’ampia gamma di movimenti, rendendo possibili azioni quotidiane apparentemente semplici come sollevare il braccio, ruotare la mano o spingere un oggetto. Di contro, la spalla è particolarmente esposta a traumi, infiammazioni e degenerazioni articolari che potrebbero richiedere un approfondimento tramite una visita ortopedica.
Cos'è la visita ortopedica alla spalla?
La visita ortopedica alla spalla è un consulto medico specialistico che permette di diagnosticare condizioni e patologie a carico della spalla. La visita non è dolorosa né invasiva e non richiede una particolare preparazione da parte del paziente.
Chi è il medico specialista che visita la spalla?
Il medico specialista che visita la spalla è l'ortopedico della spalla. Parliamo, dunque, di un medico in possesso di una Laurea in Medicina e Chirurgia e che, dopo aver conseguito la specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, ha ulteriormente arricchito le proprie competenze, dedicandosi prevalentemente alla diagnosi e al trattamento delle patologie che riguardano la spalla.
A cosa serve?
La visita ortopedica alla spalla è fondamentale per diagnosticare correttamente la causa del dolore o della limitazione funzionale e per definire un piano terapeutico personalizzato. Il consulto permette all'ortopedico della spalla di valutare con precisione lo stato delle articolazioni, dei muscoli e dei tessuti molli coinvolti (tendini e legamenti).
Attraverso l’esame clinico e, se necessario, l’ausilio di indagini strumentali, l’ortopedico è in grado di identificare lesioni da sovraccarico, infiammazioni (come la tendinite), lussazioni o patologie degenerative, come l’artrosi.
Come si svolge?
La visita ortopedica alla spalla comincia con un colloquio tra l'ortopedico e il paziente (nel gergo medico questa fase è indicata col termine anamnesi). La prima domanda che, solitamente, lo specialista pone al paziente è la ragione per la quale quest'ultimo ha prenotato la visita. È molto probabile che, soprattutto in occasione di una prima visita, possano esservi dei dolori o fastidi meritevoli di approfondimento specialistico.
Pertanto, l'ortopedico chiederà al paziente di indicare i principali sintomi accusati e specificare quando si sono manifestati i primi segni, con quale frequenza si verificano, la tipologia di dolore e i movimenti che accentuano i sintomi stessi. Queste ed altre informazioni sulle condizioni generali di salute (interventi chirurgici svolti in passato, farmaci che si assumono regolarmente, patologie diagnosticate anche ad altre persone della propria cerchia familiare) permettono al medico di ricostruire la storia clinica del paziente, tenendo conto anche di abitudini quotidiane e stile di vita, tra cui:
- Tipologia di impiego lavorativo;
- Eventuali discipline sportive praticate.
Le risposte a queste domande permetteranno all'ortopedico di comprendere se, in qualche modo, la sintomatologia descritta possa essere correlata a comportamenti e movimenti che si ripetono con grande frequenza.
Dopo l'anamnesi la visita ortopedica della spalla entra nel vivo. Il secondo step coincide, infatti, con l'esame obiettivo, nel corso del quale l'ortopedico valuterà:
- Le aree in cui è localizzato il dolore;
- Eventuali segni di infiammazione;
- Mobilità della spalla;
- Postura;
- Riflessi;
- Forza muscolare.
Dopo aver completato l'esame obiettivo, l'ortopedico potrebbe già essere in grado di formulare una diagnosi oppure potrebbe prescrivere specifici esami diagnostici. Nell'ambito del dolore alla spalla, gli esami che il medico potrebbe suggerire sono:
- Radiografia, utile per valutare soprattutto la presenza di fratture;
- TC, di grande aiuto specialmente se sono presenti fratture articolari di più grave entità;
- Risonanza magnetica, utile per ottenere una visione migliore dei tessuti molli e per valutare danni a tendini e legamenti della spalla;
- Elettromiografia, alla quale si ricorre quando si ipotizza che la causa del dolore e della debolezza alla spalla dipenda da un danno ai nervi;
- Artrografia, cioè iniezione di un mezzo di contrasto nella spalla così da distinguere più facilmente i danni che interessano l'articolazione della spalla, i suoi muscoli e tendini;
- Artroscopia, procedura chirurgica mininvasiva che permette di esaminare l'interno dell'articolazione con una telecamera a fibre ottiche e che potrebbe consentire di individuare lesioni dei tessuti molli non rilevate da altri esami.
In presenza di apposita strumentazione, alcuni di questi esami potrebbero anche essere effettuati contestualmente alla visita. In caso contrario, invece, bisognerà prenotare l'esame presso un centro diagnostico, attendere l'esito e sottoporre il referto all'ortopedico.
A questo punto, il medico avrà tutti gli elementi per una diagnosi precisa ed accurata che dovrà condividere con il paziente, descrivendo le opzioni di trattamento disponibili per alleviare il dolore e migliorare la funzionalità della spalla.
In genere, gli ortopedici specialisti della spalla consigliano di iniziare con terapie conservative (farmaci da banco, farmaci antinfiammatori, fisioterapia, infiltrazioni etc.). Se la patologia è grave e i trattamenti conservativi non si rivelano efficaci, l'ortopedico potrebbe raccomandare un intervento chirurgico alla spalla.
Quando farla?
Il dolore alla spalla può insorgere in modo improvviso o svilupparsi gradualmente nel corso del tempo. Fastidi di lieve entità possono essere gestiti tramite il riposo, l’applicazione di ghiaccio o l’impiego di farmaci da banco. In caso di dolore persistente, gonfiore, intorpidimento o limitazione funzionale, è fondamentale prenotare una visita ortopedica alla spalla. In particolare, è consigliabile rivolgersi a uno specialista ortopedico nei seguenti casi:
- Dolore alla spalla che non migliora nemmeno in stato di riposo;
- Gonfiore, arrossamento o calore localmente diffuso;
- Rigidità articolare o difficoltà a sollevare il braccio;
- Sensazione di instabilità, come se la spalla “uscisse dalla sua sede”.
In situazioni più gravi, potrebbe addirittura essere necessario un intervento medico urgente, ad esempio quando:
- La spalla appare deformata o dislocata;
- Si avverte debolezza, paralisi o perdita di sensibilità nel braccio;
- Il dolore è intenso, improvviso e non si allevia nemmeno a riposo;
- Si forma un gonfiore anomalo o una massa evidente nella zona della spalla.
Quanto dura?
La durata di una visita ortopedica alla spalla oscilla tra i 30 e i 60 minuti. Circa mezz'ora potrebbe essere sufficiente qualora non sia necessario svolgere ulteriori esami. Se, invece, vengono svolti test di approfondimento durante la visita stessa allora una durata maggiore sarà inevitabile.
Quanto costa una visita ortopedica alla spalla?
Il costo di una visita ortopedica alla spalla si aggira tra i 50 e i 200 euro. In genere, nel costo della prima visita non sono comprensive delle spese da sostenere per eventuali esami. In ogni caso, sarà il centro di ortopedia della spalla a cui ti rivolgerai a chiarire cosa è compreso e cosa no nella visita ortopedica alla spalla.