Cos'è l'Ecografia della Spalla?
L'ecografia della spalla, anche detta ecografia muscolo-tendinea, è un esame che prevede l'utilizzo degli ultrasuoni ai fini della diagnosi di patologie e condizioni post-traumatiche o degenerative a carico della spalla. Si tratta di un test molto utile non soltanto per scopi diagnostici ma anche in vista del successivo piano terapeutico che l'ortopedico elaborerà.
Cosa si vede con l'Ecografia della Spalla?
L'ecografia, in generale, consente di osservare in maniera dettagliata i tessuti molli articolari, dunque tutto ciò che non riguarda il tessuto osseo. Nel caso della spalla, grazie a questo esame è possibile visualizzare principalmente tendini e muscoli. Uno di questi, senza dubbio tra i più importanti, è la cuffia dei rotatori, una struttura anatomica che si occupa principalmente di far sì che la testa omerale rimanga nella scapola e, dunque, di garantire stabilità all'articolazione.
Grazie all'ecografia, in presenza di patologie o condizioni degenerative, sarà possibile notare delle disomogeneità a livello dei fasci muscolari. Se, invece, il paziente ha subito un trauma, l'ecografia evidenzierà una interruzione delle fibre muscolari, accompagnata da sintomi come dolore e impossibilità a svolgere alcuni movimenti, come ad esempio portare la mano dietro la testa, pettinarsi o, per le donne, allacciare gli indumenti dietro la schiena.
A cosa serve?
L'ecografia può consentire di diagnosticare diverse condizioni a carico della spalla, in particolare;
- Instabilità;
- Impingement;
- Tendinopatie e lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori (sovraspinato, sottoscapolare, infraspinato).
- Dislocazioni o sublussazioni del tendine del capo lungo del bicipite.
- Borsite subacromiale-subdeltoidea, spesso associata a dolore e limitazione funzionale.
- Calcificazioni tendinee (tendinite calcifica).
- Versamenti articolari e segni di infiammazione.
- Lesioni del cercine glenoideo (labrum).
- Artrosi acromion-claveare.
- Cisti e gangli della regione scapolare.
Come si svolge?
Come detto poc'anzi, l'ecografia della spalla è un esame dinamico che si avvale di ultrasuoni che vengono in parte assorbiti dai tessuti, in parte riflessi. Il riflesso di queste onde viene registrato da una sonda ecografica che, attraverso un'elaborazione digitale, va a produrre un'immagine in tempo reale della parte interna dell'articolazione.
Nel corso dell'esame, dopo aver fatto sdraiare o sedere il paziente, il medico comincia a muovere la sonda ecografica sulla superficie della spalla seguendo diverse posizioni del braccio, così da valutare tutte le principali strutture articolari e tendinee.
La prima parte dell’esame riguarda solitamente il tendine del capo lungo del bicipite: il paziente tiene il braccio in posizione neutra, con il gomito piegato a 90 gradi e il palmo rivolto verso l’alto. In questo modo è possibile seguire il decorso del tendine lungo il solco intertubercolare e fino al suo punto di inserzione sulla glena. L’ecografia consente di verificare che il tendine sia ben posizionato, senza dislocazioni, e di escludere la presenza di lacerazioni, infiammazioni o versamenti articolari.
Successivamente, l’attenzione si sposta sul tendine del sottoscapolare. Il paziente mantiene la stessa posizione di partenza ma ruota esternamente il braccio, così da mettere in tensione il tendine e consentire una valutazione delle fibre superiori, medie e inferiori. Durante questa fase il medico può, inoltre, eseguire uno studio dinamico, facendo ruotare il braccio all’interno e all’esterno per verificare la presenza di eventuali impingement o dislocazioni del capo lungo del bicipite, talvolta associati a lesioni del sottoscapolare.
Si passa quindi allo studio del tendine sovraspinato. Il paziente porta la mano dietro la schiena, come se volesse raggiungere il portafoglio nella tasca posteriore. Questa posizione permette di osservare con precisione la porzione più distale del tendine, spesso sede di lesioni o calcificazioni. L’ecografia mostra se il tendine mantiene la sua normale struttura fibrillare e consente di valutare anche la borsa subacromiale-subdeltoidea, la cui infiammazione è una causa frequente di dolore.
Ai fini dell'osservazione del tendine infraspinato, invece, al paziente viene chiesto di portare la mano sulla spalla opposta. Questa posizione facilita la visualizzazione della parte posteriore della cuffia dei rotatori, anche se non sempre è facile distinguere con precisione il confine tra tendine sovraspinato e infraspinato.
Si prosegue con l'osservazione del labbro glenoideo, una struttura fibrocartilaginea che contribuisce alla stabilità della spalla. L’ecografia permette di identificare eventuali lesioni del labbro, come quelle da instabilità o da trauma, oltre a difetti dell’osso glenoideo.
Infine, è possibile analizzare altre strutture, come ad esempio l’articolazione acromion-claveare, spesso sede di artrosi, che potrebbe presentare osteofiti o cisti subcondrali, responsabili di dolore e limitazione funzionale.
Quando fare una ecografia della spalla?
L'ecografia della spalla è uno degli esami più frequenti in presenza di problemi che coinvolgono questa articolazione. Poiché questo test strumentale permette di osservare solo una parte delle strutture anatomiche articolari, è fondamentale che l'ecografia venga prescritta da un ortopedico dopo un'attenta e approfondita visita ortopedica.
Nel corso del primo consulto, infatti, lo specialista dovrà raccogliere dati e informazioni utili per inquadrare il disturbo. Solo a questo punto sarà possibile decidere se e quale esame strumentale prescrivere.
L'ecografia della spalla dovrebbe essere prescritta quando si teme che il dolore lamentato dal paziente sia da ricondurre a problematiche che riguardano i tessuti molli dell'articolazione.
Quali sono i pro e i contro?
L'ecografia è un esame semplice, veloce e indolore. Permette di ottenere una risposta praticamente in tempo reale della problematica che affligge il paziente. Rispetto ad altri esami strumentali presenta, inoltre, un costo abbastanza contenuto e pochissime controindicazioni.
Al fine di ottenere una risposta corretta e adeguata, però, è fondamentale che l'ecografia venga eseguita correttamente dal tecnico. Questo vuol dire che non si può prescindere dall'esperienza e dalle capacità del professionista che va ad eseguire l'esame. Il rischio, infatti, è che possano generarsi dei falsi positivi cioè un'errata correlazione causa-effetto tra ciò che viene evidenziato dall'esame e la reale problematica.
Quanto dura?
L'ecografia della spalla è un esame che si completa in circa 15-25 minuti. La durata può leggermente variare in base all'area da osservare e alla complessità del caso.
Quali sono i costi?
Il costo di una ecografia della spalla a livello nazionale oscilla tra i 30 € e i 90 €. Il prezzo dell'esame è soggetto a variazioni in base all'area geografica in cui viene svolto (tendenzialmente nell'area settentrionale i costi sono maggiori) e al tipo di struttura che offre il servizio.