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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Calcificazione Tendinea Spalla: Sintomi, Cause, Cure e Rimedi


Cos'è la calcificazione alla spalla?


La calcificazione tendinea della spalla, nota anche come tendinopatia calcifica di spalla, è una patologia caratterizzata dalla formazione di depositi di calcio all’interno dei tendini della cuffia dei rotatori, in particolare nel tendine sovraspinato. Questi depositi, che possono variare da pochi millimetri a diversi centimetri, alterano la funzionalità del tendine e causano dolore di intensità variabile.


Si tratta di una condizione non molto comune ma che, quando si manifesta, può risultare estremamente invalidante, soprattutto nelle fasi acute. I depositi di calcio determinano infatti un’infiammazione locale che può estendersi alla borsa subacromiale, causando borsite e ulteriori limitazioni nei movimenti.


calcificazione tendinea spalla


Quali sono le fasi della calcificazione alla spalla?


La tendinopatia calcifica della spalla non si sviluppa all’improvviso ma segue un percorso evolutivo che si articola in più fasi. Conoscere queste fasi è fondamentale per comprendere la sintomatologia e pianificare il trattamento più adeguato.


FaseDescrizione
Pre-calcificaCambiamenti cellulari nel tendine che predispongono alla formazione del deposito
CalcificaIl calcio si deposita in forma dura, tipo gessosa
RiassorbitivaIl deposito diventa morbido e causa forte infiammazione.
Post-calcificaRiassorbimento e sostituzione con tessuto sano


La fase più dolorosa è quella riassorbitiva, nella quale il deposito cambia consistenza e causa un aumento della pressione all’interno del tendine. Non sempre i pazienti seguono questo schema in modo lineare: alcune fasi possono durare mesi, altre addirittura anni.


Quali sono i sintomi di una calcificazione alla spalla?


Il sintomo principale è il dolore che può coincidere con un semplice fastidio oppure manifestarsi in forma acuta e divenire insopportabile. Spesso può insorgere in modo improvviso, anche in assenza di un particolare evento traumatico. I sintomi principali sono:


  • Dolore localizzato sul lato esterno della spalla, con possibile irradiazione verso il braccio;
  • Dolore che peggiora con movimenti sopra la testa o di sollevamento laterale;
  • Dolore notturno, che rende difficile dormire sul lato colpito;
  • Rigidità e limitazione della mobilità articolare;
  • Debolezza del braccio, con difficoltà a svolgere gesti quotidiani come vestirsi o sollevare oggetti.


La gravità del dolore dipende dalla fase della calcificazione: in quella riassorbitiva può diventare talmente forte da rendere impossibili le attività quotidiane e disturbare pesantemente il sonno.


Quali sono le cause della calcificazione alla spalla?


Le cause esatte della tendinite calcifica di spalla non sono del tutto chiare. Si ipotizza che la calcificazione sia legata a un processo anomalo di guarigione dei tendini. In sostanza, piuttosto che ripararsi con tessuto sano, alcune cellule producono depositi di calcio. Tra le possibili concause troviamo:


  • Microtraumi ripetuti e usura tendinea;
  • Alterazioni del flusso sanguigno nei tendini;
  • Squilibri cellulari durante i processi di rigenerazione;
  • Predisposizione individuale.


Non è quindi una patologia collegata solo allo sport o a lavori manuali ma può colpire anche persone che svolgono una vita sedentaria.


Quali sono i fattori di rischio?


Alcuni elementi possono aumentare la probabilità di sviluppare una calcificazione ai tendini della spalla. I principali fattori di rischio sono:


  • Età: più comune tra i 30 e i 60 anni;
  • Sesso: le donne sembrano soffrirne maggiormente rispetto agli uomini;
  • Malattie endocrine come ipotiroidismo o altre disfunzioni tiroidee;
  • Patologie metaboliche come il diabete;
  • Storia personale di patologie tendinee: chi ha già sofferto di tendinopatie può essere più predisposto;
  • Stile di vita poco attivo;
  • Postura errata;
  • Debolezza dei muscoli della cuffia dei rotatori.


Un importante studio ha analizzato oltre 1200 pazienti allo scopo di comprendere quanto siano diffuse le calcificazioni alla spalla e quali fattori possano favorirne la comparsa. Dai risultati è emerso che le calcificazioni nei tendini della cuffia dei rotatori non sono rare: circa l’8% delle persone senza sintomi presentava comunque dei depositi di calcio mentre tra chi soffriva di dolore alla spalla la percentuale saliva al 42%. Lo studio ha inoltre evidenziato alcuni elementi che aumentano la probabilità di sviluppare una tendinopatia calcifica sintomatica:


  • Età compresa tra i 30 e i 60 anni: in questa fascia il rischio è risultato decisamente più alto;
  • Sesso femminile: le donne hanno una probabilità maggiore rispetto agli uomini;
  • Presenza di dolore subacromiale (cioè nella parte alta della spalla): chi ne soffre è più probabile che abbia una calcificazione;
  • Dimensione del deposito: calcificazioni più grandi di 1,5 cm sono associate a maggiori probabilità di sintomi.


In altre parole, la condizione può colpire chiunque ma, come confermato anche dalle indagini effettuate da Eccellenza Medica presso i propri centri di ortopedia accreditati, è più frequente nelle donne tra i 30 e i 60 anni che presentano dolore alla spalla e calcificazioni di dimensioni rilevanti. Questo spiega perché non tutte le calcificazioni siano dolorose e perché, in alcuni casi, vengano scoperte involontariamente durante un esame radiografico eseguito per altri motivi.


Come si diagnostica la tendinopatia calcifica di spalla?


La diagnosi parte da una visita ortopedica, durante la quale lo specialista raccoglie la storia clinica del paziente e valuta aspetti molto importanti come mobilità, dolore e funzionalità della spalla. Puoi prenotare una visita ortopedica anche su EccellenzaMedica.it, sito di prenotazioni mediche online di cui fa parte anche Ortopedicospalla.net.


Molto spesso, comunque, per confermare la presenza di depositi di calcio la visita non è sufficiente ma è necessario sottoporsi a degli esami strumentali. Ecco quelli maggiormente utilizzati.



Esame diagnosticoPro/Contro
Radiografia (RX)Rileva depositi di dimensioni medio-grandi ma potrebbe non vedere calcificazioni piccole
Risonanza magneticaOttima per escludere altre patologie, meno sensibile al calcio
EcografiaAltamente sensibile, rileva anche piccoli depositi, utile per guidare infiltrazioni. Il buon esito della procedura dipende dall’esperienza e dalle competenze del professionista che la esegue


Quali sono i rimedi per la calcificazione del tendine della spalla?


Il trattamento ha l’obiettivo di ridurre il dolore, migliorare la funzionalità e favorire il riassorbimento dei depositi. Nella maggior parte dei casi, la patologia può risolversi spontaneamente ma entro tempistiche difficilmente prevedibili. Le principali opzioni per la cura della calcificazione del tendine della spalla sono:


  • FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) per ridurre dolore e infiammazione;
  • Fisioterapia, in particolare esercizi di mobilità, rinforzo della cuffia dei rotatori e tecniche manuali;
  • Onde d’urto, le quali frammentano i depositi e stimolano il processo di guarigione;
  • Infiltrazioni cortisoniche ecoguidate, molto efficaci per ridurre dolore e borsite;
  • Barbotage e lavaggio, tecnica mini-invasiva con cui si frammenta e aspira il deposito;
  • Chirurgia artroscopica, riservata soltanto ai casi resistenti ad altri trattamenti.


Il percorso terapeutico va personalizzato: spesso si combinano fisioterapia e terapia medica, ricorrendo alle procedure invasive solo nei casi più gravi.


fisioterapia per calcificazione spalla


Domande frequenti sulle calcificazioni tendinee alla spalla


Come dormire con calcificazione alla spalla?


Il dolore notturno è uno dei sintomi più fastidiosi. È consigliabile evitare di dormire sul lato dolorante e utilizzare un cuscino aggiuntivo per sostenere il braccio. In alcuni casi può essere utile dormire semi-seduti con l’aiuto di cuscini o poltrone reclinabili.


Quali sono i rimedi naturali per le calcificazioni alla spalla?


Impacchi di ghiaccio nelle fasi di dolore acuto e calore nelle fasi di rigidità possono dare sollievo. Anche esercizi di stretching leggero, nuoto dolce e correzione della postura aiutano a ridurre i sintomi. Rimedi naturali come arnica o integratori antinfiammatori possono essere utilizzati come supporto ma non sostituiscono le terapie mediche.


Quando operare una calcificazione alla spalla?


L’intervento chirurgico è indicato solo se i sintomi persistono per oltre 6 mesi nonostante fisioterapia, farmaci e infiltrazioni. Viene eseguito in artroscopia e consente la rimozione del deposito con un recupero generalmente rapido. La procedura è stata ben descritta dal Dr. Bruno Lévy, chirurgo ortopedico, in un articolo pubblicato sul suo stesso sito: "L'intervento viene eseguito in regime ambulatoriale e solitamente dura circa 30 minuti. Il chirurgo inserisce un ago nel tendine e lo usa come sonda per determinare il punto in cui si trova il deposito. Successivamente, tramite un bisturi viene praticata una piccola incisione in direzione delle fibre tendinee, creando uno sbocco per i depositi. Tramite un uncino o una curette, vengono rimossi i depositi dal tendine. Il calcio si sposta nello spazio sottoacromiale, dove viene aspirato con un altro strumento per evitare l'innesco di una reazione infiammatoria dopo l'intervento. Il chirurgo lava quindi accuratamente l'articolazione prima di suturare le incisioni".


Quali sono le infiltrazioni per la calcificazione della spalla?


Le infiltrazioni più utilizzate sono quelle a base di cortisone, che riducono l’infiammazione della borsa subacromiale. In alcuni casi si associano anestetici locali o si ricorre al barbotage ecoguidato per rimuovere parte del deposito.


Quante sedute di onde d'urto per calcificazione spalla?


Generalmente si eseguono 3-6 sedute a distanza di 7-10 giorni l’una dall’altra. L’efficacia aumenta se la terapia viene abbinata a esercizi di rinforzo e fisioterapia.


Calcificazione spalla come gestire il dolore notturno?


Oltre a una corretta posizione durante il sonno, possono essere utili impacchi freddi prima di coricarsi e l’assunzione di antidolorifici prescritti dal medico. Nei casi più severi, un’infiltrazione cortisonica può ridurre il dolore rapidamente e migliorare la qualità del riposo.


Quanto tempo dura una calcificazione alla spalla?


La durata di una calcificazione alla spalla è molto variabile: in alcuni casi i depositi di calcio si riassorbono spontaneamente nell’arco di pochi mesi, mentre in altri possono persistere anche per anni. Generalmente, il processo può durare dai 3 ai 12 mesi ma ci sono pazienti che convivono con la calcificazione in forma cronica. Sono diversi i fattori che possono condizionare i tempi di guarigione, in particolare:


  • La fase in cui si trova la tendinopatia calcifica (la fase riassorbitiva è più breve ma molto dolorosa);
  • La dimensione e la consistenza del deposito di calcio;
  • La risposta individuale alle terapie mediche o fisioterapiche.


Fonti e bibliografia


  • Louwerens, Jan K G et al. “Prevalence of calcific deposits within the rotator cuff tendons in adults with and without subacromial pain syndrome: clinical and radiologic analysis of 1219 patients.” Journal of shoulder and elbow surgery vol. 24,10 (2015): 1588-93. doi:10.1016/j.jse.2015.02.024;
  • My.clevelandclinic.org;
  • Docteurbrunolevy.com.

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