- Cos'è l'infiltrazione alla spalla?
- A cosa servono le infiltrazioni alla spalla e quando farle?
- Quali sono i benefici delle infiltrazioni alla spalla?
- Quali sono le controindicazioni e gli effetti collaterali per le infiltrazioni alla spalla?
- Quali sono le differenze tra infiltrazioni di acido ialuronico e cortisone?
- Come si eseguono le infiltrazioni alla spalla?
- Le infiltrazioni alla spalla sono dolorose?
- Cosa fare e cosa non fare dopo le infiltrazioni alla spalla?
- Domande frequenti sulle infiltrazioni alla spalla
Cos'è l'infiltrazione alla spalla?
L’infiltrazione alla spalla è una procedura medica che consiste nell’iniettare direttamente all’interno dell’articolazione o nelle strutture circostanti (come la borsa subacromiale) un farmaco con lo scopo di ridurre dolore e infiammazione.
È una tecnica minimamente invasiva, spesso utilizzata come trattamento intermedio tra la fisioterapia e la chirurgia. Può avere sia finalità terapeutiche che diagnostiche: osservando la risposta del paziente, infatti, il medico può meglio identificare l’origine del dolore. Le infiltrazioni vengono eseguite in ambulatorio, durano pochi minuti e non richiedono ricovero ospedaliero.
A cosa servono le infiltrazioni alla spalla e quando farle?
Le infiltrazioni vengono prescritte per diverse condizioni dolorose della spalla, soprattutto quando i farmaci per via orale e la fisioterapia non hanno dato risultati soddisfacenti. Tra le patologie più trattate con questo metodo troviamo:
- Artrosi della spalla;
- Artrite reumatoide;
- Spalla congelata (capsulite adesiva);
- Borsite;
- Tendinopatie della cuffia dei rotatori;
- Lesioni del cercine glenoideo.
Queste problematiche, acute o croniche, possono causare dolore persistente, rigidità e limitazione nei movimenti. L’infiltrazione riduce l’infiammazione, allevia i sintomi e consente al paziente di svolgere meglio gli esercizi riabilitativi.
Uno studio del 2025, condotto tramite un sondaggio online a cui hanno risposto 235 professionisti dell'apparato muscoloscheletrico, ha approfondito opinioni e pratiche sull’uso delle infiltrazioni di corticosteroidi nella spalla congelata. Circa i due terzi dei partecipanti (66%) considera le infiltrazioni uno strumento molto utile nel trattamento della spalla congelata.
L’82% dei partecipanti ritiene che l’infiltrazione sia più efficace nella fase iniziale, quando prevale il dolore rispetto alla rigidità. L'articolazione gleno-omerale è stata ritenuta la sede più idonea per l'iniezione (58%). Il cortisone più utilizzato è stato il triamcinolone (43% dei rispondenti). Infine, per quanto concerne il dosaggio, oltre la metà (55%) ha indicato come preferibile la concentrazione di 40 mg/mL.
Anche gli ortopedici accreditati presso EccellenzaMedica.it, sito di prenotazioni mediche online di cui fa parte anche Ortopedicospalla.net, ribadiscono l'importanza delle infiltrazioni nella riduzione della sintomatologia dolorosa per diverse condizioni che coinvolgono la spalla.
Quali sono i benefici delle infiltrazioni alla spalla?
Il principale vantaggio delle infiltrazioni è il rapido sollievo dal dolore, spesso già nelle ore successive o nei giorni immediatamente seguenti alla procedura. Questo consente al paziente di recuperare più facilmente la mobilità articolare e di intraprendere programmi di fisioterapia mirata.
Rispetto ai farmaci assunti per via orale, le infiltrazioni hanno un’azione più mirata e riducono il rischio di effetti collaterali sistemici. In alcuni casi i benefici possono durare mesi, migliorando significativamente la qualità della vita. Inoltre, la procedura è poco invasiva e può essere ripetuta ciclicamente, se ritenuto necessario dal medico.
Quali sono le controindicazioni e gli effetti collaterali per le infiltrazioni alla spalla?
Nonostante siano considerate sicure, le infiltrazioni non sono prive di rischi. Le principali controindicazioni riguardano i pazienti con infezioni locali o sistemiche, allergie note ai farmaci utilizzati o disturbi della coagulazione non controllati. Tra gli effetti collaterali possibili ci sono:
- Dolore transitorio dopo la procedura;
- Lieve gonfiore;
- Ematomi;
- Reazioni cutanee.
Più raramente possono verificarsi infezioni articolari, danni ai nervi o alterazioni permanenti della cute nella zona di iniezione. Nei pazienti diabetici, le infiltrazioni con cortisone possono temporaneamente aumentare i livelli di glicemia. È quindi fondamentale un’attenta valutazione preventiva da parte dello specialista.
Quali sono le differenze tra infiltrazioni di acido ialuronico e cortisone?
Le due principali tipologie di infiltrazioni alla spalla sono quelle a base di cortisone e quelle con acido ialuronico. Dai un'occhiata alla seguente tabella per saperne di più sulle differenze tra le due opzioni.
Acido ialuronico | Cortisone |
Lubrifica l’articolazione, stimola la produzione di liquido sinoviale, riduce l’attrito e migliora la mobilità. Particolarmente utile nelle forme degenerative (artrosi). | Potente antinfiammatorio che riduce rapidamente dolore e gonfiore. Indicato in tendiniti, borsiti, capsulite adesiva |
Effetti collaterali generalmente modesti: lieve dolore o temporaneo gonfiore nella sede di iniezione. Raramente si verificano reazioni allergiche. | Può causare dolore post-iniezione, indebolimento tendineo (se ripetuto troppo spesso) e aumento temporaneo della glicemia nei diabetici. |
Il fastidio è minimo, simile a una normale iniezione. Si può percepire pressione durante l’infiltrazione. | Procedura generalmente ben tollerata. Il fastidio principale è legato all’anestetico locale e alla pressione dell’iniezione. |
Generalmente si utilizza acido ialuronico a medio-alto peso molecolare o “cross-linked”, specifico per articolazioni. | Per le infiltrazioni sono consigliati cortisonici a lunga durata d’azione (es. triamcinolone, metilprednisolone, desametasone). |
Solitamente si eseguono cicli da 3 a 5 infiltrazioni, con una infiltrazione a settimana. Può essere ripetuto ogni 6-12 mesi. | In genere si possono fare al massimo 3-4 infiltrazioni l’anno nella stessa spalla, per evitare danni ai tessuti. |
Il costo a seduta è di circa 80-150 € | Il costo a seduta è di circa 60-100 € |
Un ciclo da 3-5 sedute può costare 250-700 € circa. | Se servono più infiltrazioni ravvicinate, il costo resta inferiore rispetto all’acido ialuronico. |
L'effetto può durare 6-12 mesi. | L'effetto è rapido ma meno duraturo: in media 1-3 mesi di sollievo. |
Il beneficio si avverte dopo 1-3 settimane dall’inizio del ciclo. | L’effetto inizia già dopo pochi giorni, talvolta entro 48 ore. |
Rispetto alle modalità attraverso le quali agisce il cortisone è interessante conoscere il parere di esperti in materia, come quello del Dott. Matthew Pifer, chirurgo ortopedico della spalla ed esperto di medicina sportiva, il quale in un articolo pubblicato sul suo blog ha specificato che: "Il cortisone è uno steroide che imita gli effetti del cortisolo, un ormone prodotto naturalmente dall'organismo. Nell'organismo, il cortisone ha potenti effetti antinfiammatori. Questo lo rende utile per alleviare temporaneamente il dolore in articolazioni, muscoli e tendini danneggiati. Quando iniettato direttamente nei tessuti danneggiati, il cortisone allevia l'infiammazione e il fastidio e migliora la funzionalità articolare".
Come si eseguono le infiltrazioni alla spalla?
La procedura viene effettuata in ambulatorio e dura circa 10-15 minuti. Dopo aver disinfettato la zona, lo specialista può utilizzare l’ecografia o la fluoroscopia per guidare con precisione l’ago nell’articolazione. Si inietta quindi una piccola quantità di anestetico locale, seguita dal farmaco (cortisone o acido ialuronico).
Al termine, viene applicato un cerotto e il paziente resta in osservazione per pochi minuti. Non è necessario il ricovero e, salvo diversa indicazione, è possibile tornare a casa immediatamente. In alcuni casi, per maggiore accuratezza, si preferisce l’infiltrazione ecoguidata.
Le infiltrazioni alla spalla sono dolorose?
La maggior parte dei pazienti descrive l’infiltrazione come una procedura fastidiosa, ma non particolarmente dolorosa. L’unico momento più sgradevole è l’introduzione dell’ago e l’iniezione dell’anestetico, che può causare un leggero bruciore temporaneo.
Durante la somministrazione del farmaco si può avvertire una sensazione di pressione. Dopo la procedura, è normale provare indolenzimento per qualche ora o nei giorni successivi, facilmente controllabile con ghiaccio o analgesici da banco. In generale, il disagio è minimo rispetto ai benefici che l’infiltrazione può garantire.
Cosa fare e cosa non fare dopo le infiltrazioni alla spalla?
Cosa fare | Cosa evitare |
Riposo relativo della spalla per 24-48 ore | Sforzi intensi e movimenti ripetitivi |
Riprendere le normali attività quotidiane dal giorno successivo | Attività sportiva intensa per almeno una settimana |
Applicare ghiaccio in caso di dolore o gonfiore | Bagni in piscina o immersioni nelle prime 24 ore |
Seguire le indicazioni del medico (es. fisioterapia, terapia farmacologica) | Ignorare dolore persistente o peggioramento dei sintomi |
Monitorare eventuali reazioni locali e segnalarle al medico | Esporsi a traumi o sollecitazioni eccessive sulla spalla |
Domande frequenti sulle infiltrazioni alla spalla
Chi può fare le infiltrazioni alla spalla?
Le infiltrazioni devono essere eseguite da uno specialista chirurgo ortopedico, preferibilmente in ambiente sterile e con supporto ecografico, non prima di aver sottoposto il paziente a una visita ortopedica alla spalla.
Dove si fa l'infiltrazione alla spalla?
L’infiltrazione alla spalla non viene eseguita sempre nello stesso punto ma la sede varia in base al problema da trattare. I punti più comuni sono:
- Spazio subacromiale, indicato in caso di infiammazione della borsa o tendinite della cuffia dei rotatori;
- Articolazione gleno-omerale, consigliata per artrite della spalla o spalla congelata (capsulite adesiva);
- Articolazione acromion-claveare (ACJ), spesso preferita per il trattamento di artrosi o in caso dolore localizzato nella parte superiore della spalla.
Le infiltrazioni alla spalla possono curare le calcificazioni?
Possono alleviare dolore e infiammazione legata alle calcificazioni, ma non eliminano il deposito di calcio, per il quale potrebbero essere necessari altri trattamenti come onde d’urto o intervento chirurgico.
Fonti e bibliografia
- Smith, Christine Bilsborough et al. “Corticosteroid Injections for Frozen Shoulder: A Global Online Survey of Health Professionals' Current Practice and Opinion.” Musculoskeletal care vol. 23,1 (2025): e70078. doi:10.1002/msc.70078;
- Matthewpifermd.com;
- Excelpainandspine.com.