- Quali sono le situazioni più comuni in cui si verificano cadute?
- Quali sono le conseguenze di un dolore alla spalla dopo una caduta?
- Cosa fare se si ha dolore alla spalla dopo una caduta?
- Quando richiedere un consulto specialistico?
- Quanto tempo ci vuole per guarire dal dolore alla spalla dopo una caduta?
- È possibile prevenire il dolore alla spalla da caduta?
- Domande Frequenti
Quali sono le situazioni più comuni in cui si verificano cadute?
Una caduta può verificarsi in qualsiasi momento e può colpire chiunque, indipendentemente da età, condizione fisica o stile di vita. Le situazioni più frequenti in cui si verificano cadute sono:
- Attività sportive: gli sport di contatto, la corsa, gli allenamenti ad alta intensità o semplicemente una perdita di equilibrio durante un cambio di direzione possono far precipitare al suolo anche atleti esperti;
- Lavori domestici o fai-da-te: salire su una scala per pulire, sistemare una mensola o cambiare una lampadina comporta sempre un piccolo rischio di caduta, soprattutto se la scala non è stabile;
- Superfici scivolose: pavimenti bagnati, tappeti che si spostano o superfici lisce rappresentano uno dei contesti più comuni di caduta in casa, nei negozi o nei luoghi pubblici;
- Lavori in altezza: salire su un tetto o su superfici elevate, a causa della mancanza di appoggi sicuri o per un’improvvisa perdita di equilibrio, può facilmente portare a una caduta.
Indipendentemente dal contesto, la prima reazione istintiva del corpo durante una caduta è quella di allungare il braccio per proteggersi e attutire l’impatto. Questo movimento, però, trasferisce gran parte dell’energia direttamente alla spalla, rendendola una delle strutture più frequentemente colpite da eventi traumatici. Il risultato può essere un dolore immediato o progressivo, legato a contusioni, infiammazioni o anche a lesioni più importanti.

Certamente, gli anziani sono una delle fasce più a rischio. Uno studio ha analizzato l’epidemiologia delle fratture di spalla in Europa. Il dato più rilevante, in relazione alle cadute, riguarda la dinamica del trauma: nel gruppo di pazienti con età maggiore di 65 anni, il 94% delle fratture di spalla è causato da cadute da altezza del proprio corpo.
Non si tratta quindi di incidenti ad alta energia, ma di semplici cadute in casa, per strada o in contesti quotidiani. L’impatto del suolo sul braccio o sulla spalla – tipicamente dopo un tentativo istintivo di protezione con il braccio – è sufficiente a provocare una frattura, soprattutto nelle persone con ridotta densità ossea. Questi dati sono in linea con quelli rilevati dal sito di prenotazioni mediche online EccellenzaMedica.it.
Quali sono le conseguenze di un dolore alla spalla dopo una caduta?
Una caduta può generare diverse tipologie di traumi alla spalla. Il meccanismo più comune è l’impatto diretto sul braccio o la caduta con il braccio teso, che trasferisce una forza significativa all’articolazione. La spalla è una struttura complessa e molto mobile, quindi particolarmente vulnerabile a lesioni anche di diversa gravità. Tra le conseguenze più frequenti troviamo:
- Frattura della clavicola. Accade spesso quando l’impatto coinvolge la parte superiore della spalla. La clavicola può rompersi parzialmente o completamente, causando dolore acuto, difficoltà a muovere il braccio e un possibile gonfiore o deformità visibile. La maggior parte delle fratture semplici guarisce in 6-8 settimane;
- Lussazione della spalla. È una delle lesioni più comuni: l’omero esce dalla sua sede naturale, spesso a causa di una caduta su braccio teso. La spalla appare “fuori posto”, con dolore intenso e incapacità di muovere il braccio. È fondamentale non tentare di ridurre la lussazione da soli;
- Distacco o separazione della spalla (lesione acromion-claveare). Quando i legamenti che collegano clavicola e scapola si rompono, si crea una separazione visibile con una “gobba” sopra la spalla. Il dolore si concentra nella parte superiore del deltoide;
- Lesioni della cuffia dei rotatori. Anche una caduta può provocare strappi o rotture nei tendini della cuffia dei rotatori, soprattutto negli adulti o negli anziani. Oltre al dolore, il paziente potrebbe sperimentare debolezza e difficoltà nei movimenti sopra la testa;
- Frattura dell’omero prossimale. Più frequente negli anziani con osteoporosi, può provocare un dolore molto intenso, gonfiore e incapacità quasi totale di muovere il braccio.
| Tipo di lesione | Descrizione |
| Frattura della clavicola | Rottura del “collo dell’osso” dopo impatto diretto; dolore acuto, gonfiore e difficoltà a sollevare il braccio. |
| Lussazione della spalla | L’omero esce dalla sua sede; dolore intenso e impossibilità di muovere la spalla. |
| Lesione della cuffia dei rotatori | Strappi o rotture dei tendini; dolore laterale, debolezza e limitazione del movimento. |
| Separazione AC (acromion-claveare) | Rottura dei legamenti tra clavicola e scapola; visibile “gobba” sopra la spalla. |
| Frattura dell’omero prossimale | Rottura vicino alla testa dell’omero; dolore severo e perdita completa di movimento. |
Cosa fare se si ha dolore alla spalla dopo una caduta?
Quando si avverte dolore alla spalla dopo una caduta, è fondamentale intervenire subito con alcune misure, utili sia a ridurre i sintomi sia a prevenire peggioramenti. La prima regola è evitare di provare a muovere la spalla a tutti i costi: molte lesioni, anche serie, possono inizialmente dare l’impressione di un semplice indolenzimento.
1. Immobilizzare la spalla
La prima azione consigliata è limitare il movimento, utilizzando se possibile una fascia o un tutore. Questo permette di ridurre il carico sui tessuti traumatizzati e prevenire ulteriori danni.
2. Applicare il protocollo R.I.C.E.
Nei primi giorni dopo la caduta, il protocollo R.I.C.E. resta il metodo più efficace per lenire dolore e infiammazione.
- Rest (Riposo): evitare movimenti e sollevamenti;
- Ice (Ghiaccio): applicare per 15–20 minuti ogni ora, nelle prime 24–48 ore;
- Compression (Compressione): utile quando indicato, con fasciature elastiche;
- Elevation (Elevazione): mantenere la spalla sollevata quando possibile.
3. Assumere farmaci per il dolore (se necessari)
Per gestire il dolore iniziale, possono essere utili:
- Antidolorifici (paracetamolo);
- Antinfiammatori (ibuprofene, naprossene);
- Muscorilassanti in caso di contratture.
Dopo i primi giorni, se il dolore diminuisce e non ci sono segnali di lesioni gravi, si possono introdurre lievi movimenti guidati come rotazioni leggere o sollevamenti minimi senza carico. Se il dolore aumenta, è fondamentale interrompere immediatamente.
Se la lesione non è grave, la maggior parte dei pazienti migliora con trattamenti non chirurgici come:
- Fisioterapia per recuperare forza e mobilità;
- Immobilizzazione con tutore per 1–3 settimane;
- Infiltrazioni antinfiammatorie (cortisone), se il dolore persiste;
- Terapie rigenerative (PRP o cellule staminali) in caso di lesioni tendinee.
La chirurgia potrebbe essere presa in considerazione in caso di:
- Fratture complesse;
- Lussazioni ricorrenti;
- Rotture estese della cuffia dei rotatori;
- Incapacità di muovere il braccio.
il chirurgo ortopedico può proporre:
- Riparazione della cuffia;
- Stabilizzazione della spalla;
- Riduzione e fissazione delle fratture;
- Protesi di spalla nei casi più gravi.
| Cosa fare | A cosa serve |
| Immobilizzare la spalla con un tutore | Riduce il rischio di aggravare eventuali lesioni. |
| Applicare ghiaccio (15–20 min) | Diminuisce dolore e gonfiore nelle prime ore. |
| Evitare movimenti e sforzi | Permette ai tessuti di stabilizzarsi e iniziare a guarire. |
| Assumere antidolorifici/antinfiammatori (se indicato) | Allevia il dolore e permette un recupero più confortevole. |
| Usare il protocollo R.I.C.E. | Gestione completa dell’infiammazione acuta post-trauma. |
| Iniziare movimenti dolci dopo 48–72 ore (solo se non c’è peggioramento) | Riduce la rigidità e favorisce una guarigione corretta. |
| Ricorrere alla fisioterapia | Ripristina forza, mobilità e stabilità della spalla. |
| Considerare infiltrazioni (cortisone/PRP) | Utile per dolore persistente o lesioni tendinee. |
| Valutare un intervento chirurgico nei casi gravi | Ripara fratture, lacerazioni o instabilità importanti. |
| Seguire un programma di recupero progressivo | Previene ricadute e migliora il recupero funzionale. |
Quando richiedere un consulto specialistico?
Dopo una caduta è normale avvertire dolore alla spalla per qualche ora o, in alcuni casi, per alcuni giorni. Il dolore, però, potrebbe anche non coincidere con un semplice trauma contusivo. Per questo motivo è importante sapere quando è necessario rivolgersi a un medico o a uno specialista della spalla. Un consulto ortopedico tempestivo permette infatti di ottenere una diagnosi accurata, evitare peggioramenti e iniziare un percorso terapeutico adeguato. Rivolgiti a uno specialista se compaiono uno o più di questi segnali:
- Hai sentito un “crack” o un suono di scatto al momento della caduta; sono tutti potenziali segnali di frattura, lussazione o rottura dei tendini;
- La spalla appare debole o instabile, come se “scappasse” durante i movimenti. Possibile segno di lussazione o lesione legamentosa;
- Il dolore è molto intenso, non migliora o peggiora col passare delle ore. Possibile indicazione di un danno più serio ai tessuti;
- Hai difficoltà o impossibilità a muovere il braccio. segno tipico di frattura del collo omerale, lussazione o rottura della cuffia dei rotatori;
- La spalla è visibilmente gonfia, deformata o presenta lividi estesi. Spesso associato a frattura, lussazione o lesione del complesso acromion-claveare;
- Non riesci a sollevare il braccio sopra la testa o a compiere gesti semplici. Possibile lesione del sovraspinato o di altri tendini della cuffia.
Nel corso della visita ortopedica, lo specialista della spalla effettuerà un esame obiettivo per poi eventualmente prescrivere esami di approfondimento tra cui:
Quanto tempo ci vuole per guarire dal dolore alla spalla dopo una caduta?
Il tempo di guarigione dopo una caduta dipende in larga parte dal tipo di lesione riportata, dall’intensità dell’impatto e dalla rapidità con cui viene iniziato il trattamento. Alcuni traumi minori migliorano in pochi giorni, mentre lesioni più complesse — come distorsioni importanti, lussazioni o rotture tendinee — richiedono settimane o mesi di riabilitazione. Ecco le tempistiche indicative:
- Guarigione in 5–14 giorni per traumi lievi (contusioni, stiramenti muscolari);
- Guarigione in 3–6 settimane per distorsioni o lesioni moderate ai tessuti molli;
- Guarigione in 6–12 settimane per lesioni più serie (lussazione, rottura parziale della cuffia dei rotatori, fratture minori);
- Guarigione in 3–6 mesi per fratture complesse o rotture tendinee importanti, specie se è necessario l'intervento chirurgico.
Una guarigione efficace è inevitabilmente legata ad un percorso riabilitativo ben strutturato che permette di;
- Recuperare e mantenere mobilità;
- Rafforzare i muscoli della cuffia e della scapola;
- Ridurre rigidità e dolore;
- Evitare movimenti scorretti e prevenire ricadute.
In molti casi, il medico può consigliare l’utilizzo di una fascia o di un tutore per stabilizzare la spalla nelle prime fasi post caduta.
È possibile prevenire il dolore alla spalla da caduta?
Prevenire le cadute è il modo più efficace per ridurre il rischio di riportare un dolore alla spalla. Con piccoli accorgimenti nella vita quotidiana e durante l’attività fisica è possibile diminuire significativamente la probabilità di incidenti. Ecco le misure di prevenzione più utili:
- Mantenere una buona forza muscolare e un buon equilibrio con attività fisica regolare;
- Indossare calzature stabili e adatte al terreno;
- Eliminare tappeti scivolosi, ostacoli o cavi sul pavimento e migliorare l’illuminazione degli ambienti domestici;
- Utilizzare protezioni adeguate negli sport a rischio (spalliere, imbottiture);
- Imparare tecniche corrette di caduta per distribuire meglio l’impatto e ridurre il rischio di traumi;
- Prestare maggiore attenzione su superfici bagnate, scivolose o irregolari.

Domande frequenti
Si può guidare con un dolore alla spalla dopo una caduta?
Dipende dal grado di dolore e dalla mobilità. Se il dolore limita i movimenti del braccio o rende difficile sterzare, è meglio evitare di guidare fino a un miglioramento o dopo un consulto medico.
Cosa non bisogna fare dopo una caduta che ha coinvolto la spalla?
Evita sforzi, sollevamento pesi, movimenti bruschi, sport e applicazioni di calore nelle prime 48 ore. Non ignorare un dolore intenso o persistente: potrebbe indicare una lesione più seria.
È normale avere dolore alla spalla giorni dopo una caduta?
Sì, è normale se si tratta di una contusione o di una lieve distorsione. Se il dolore non migliora, peggiora o limita molto i movimenti, è consigliabile una visita specialistica per escludere fratture o lesioni della cuffia dei rotatori.
Fonti e bibliografia
- Brorson, S. (2025). The Epidemiology of Shoulder Fractures. In: Shoulder Fractures in Context. Springer, Cham. Doi.org/10.1007/978-3-031-93604-3_2.

